mercoledì 11 dicembre 2013

Neonati sui sedili rossi – Madre Teresa di Calcutta -

L'automobile era una Lincoln bianca col tetto apribile e i sedili rossi, che i cattolici americani avevano regalato al Papa per i suoi spostamenti in India.
Dal 6 dicembre, gli abitanti della periferia di Bombay videro la Lincoln bianca, pilotata da un indù stracciato, gi­rare i bassifondi della città.
Ad ogni deposito di immondizie si fermava. Scendevano due suore vestite col sari di cotonina bianca, frugavano tra i rifiuti, e spesso trovavano qualche fagottino di roba viva, palpitante: un neonato che una mam­ma aveva abbandonato perché incapace di nutrirlo.
Al «cen­tro» delle Missionarie della Carità ce n'erano già più di cen­to, ben disposti a strillare e a succhiare il latte che venti caprette fornivano ogni giorno.
Poi, improvvisamente, la Lincoln bianca sparì. « Il regalo del Papa è stato molto prezioso, e mi ha causato una grande emozione — disse madre Teresa. — Ma ci siamo accorte che la benzina costava troppo, e abbiamo deciso di rinunciare all'automobile vendendola.
Un ricco indù mi ha offerto ven­tisette milioni: un prezzo di affezione, evidentemente, che io ho accettato. Metà in contanti e metà in terreno, su cui abbiamo cominciato a costruire la « città per i lebbrosi ».
Le suore continuarono lo stesso a girare per i bassifondi, in cerca di neonati, di moribondi e di lebbrosi. Ma ripresero il carretto a mano.

 Fonte: “Madre Teresa di Calcutta”, Teresio Bosco,pagg. 5 e 6 - Ed. Elledici 1991
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Il Signore fu posto in una mangiatoia per indicare che veniva espressamente per essere cibo, offerto a tutti, senza eccezione. 
Il Verbo, il Figlio di Dio, scegliendo la povertà e giacendo in una mangiatoia, trae a sé ricchi e poveri, colti e incolti.

(Teodoto di Ancira)


Il Natale è fermarsi a contemplare quel Bambino, il Mistero di Dio che si fa uomo nell’umiltà e nella povertà, ma è soprattutto accogliere ancora di nuovo in noi stessi quel Bambino, che è Cristo Signore, per vivere della sua stessa vita, per far sì che i suoi sentimenti, i suoi pensieri, le sue azioni, siano i nostri sentimenti, i nostri pensieri, le nostre azioni. Celebrare il Natale è quindi manifestare la gioia, la novità, la luce che questa Nascita ha portato in tutta la nostra esistenza, per essere anche noi portatori della gioia, della vera novità, della luce di Dio agli altri. 

(papa Benedetto XVI)


Calcutta 8 febbraio 1986, visita di Papa Giovanni Paolo II a Calcutta India.

"Il vero amore deve sempre fare male. Deve essere doloroso amare qualcuno, doloroso lasciare qualcuno. Solo allora si ama sinceramente"


(Beata Madre Teresa di Calcutta)



Nella notte di Natale, la Madre che doveva partorire non trovò per sé un tetto. Non trovò le condizioni, in cui si attua normalmente quel grande divino ed insieme umano Mistero del dare alla luce un uomo.
Permettete che mi serva della logica della fede e della logica di un conseguente umanesimo. Questo fatto di cui parlo è un grande grido, è una permanente sfida ai singoli e a tutti, particolarmente forse nella nostra epoca, in cui alla madre in attesa viene spesso richiesta una grande prova di coerenza morale. Infatti, ciò che viene eufemisticamente definito come «interruzione di gravidanza» (aborto) non può essere valutato con altre categorie autenticamente umane, che non siano quelle della legge morale cioè della coscienza. Molto potrebbero a tale proposito dire, se non le confidenze fatte nei confessionali, certamente quelle nei consultori per la maternità responsabile. 

(Parole sull’uomo, Incipit, Papa Giovanni Paolo I)


Preghiera nella stanchezza

Vengo a te, Signore
con una giornata pesante sulle spalle.
Ho eseguito il mio umile compito,
non sono potuto stare in ginocchio
ma ho camminato e lavorato.
Grido a te dall'abisso della stanchezza
che mi prende durante
e alla fine della giornata.
Ti offro tutti questi umili lavori
che ogni giorno devo ripetere.
Ti offro questa mia vita che passa,
le amarezze e le consolazioni
quando ci sono.
Ti offro i miei piedi pesanti
e le mie mani stanche.
Dammi il coraggio di affrontare
ogni nuovo giorno,
e donami la Tua forza negli affanni
e nei momenti più duri.
Amen

Buona giornata a tutti. :-)








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