lunedì 18 luglio 2011

L'innocenza perduta – Anthony de Mello -


Un prete cattolico va a fare un pic-nic con un gruppo di ragazzini tra gli otto e i dieci anni. Sono sulla spiaggia e vanno avanti, mentre il prete si trova in retroguardia con intorno tre o quattro ragazzi. Quelli davanti s'imbattono in una donna anziana che è una prostituta, e le dicono:
"Ciao" e lei: "Ciao". I ragazzi le chiedono: "Chi sei?". Lei risponde: "Sono una prostituta".
Loro non sanno cosa significhi, ma fingono di saperlo.
Uno dei ragazzi, che sembra un po' più esperto degli altri, dice: "Una prostituta è una che fa certe cose se la paghi.
Gli altri chiedono: "Farebbe quelle cose, se noi la paghiamo?". "Perché no?" è la risposta.
Così, fanno una colletta e le danno i soldi, dicendo: "Adesso che ti abbiamo dato i soldi, ci fai quelle certe cose?". Lei risponde: "Certo, ragazzi, cosa volete che faccia?". L'unica cosa che viene in mente ai ragazzi è farla spogliare. Così, lei si spoglia. Loro la guardano: non hanno mai visto una donna nuda prima di allora. I ragazzi non sanno cos'altro farle fare, e così le dicono: "Potresti ballare?. E lei: "Certo". Tutti si mettono in cerchio, cantando e battendo le mani; la prostituta muove il didietro e i ragazzi si divertono un mondo.
Il prete vede tutto: corre da loro e si mette a urlare contro la donna. In quell'attimo, i ragazzi persero l'innocenza: fino a quel momento, erano puri, splendidi.


(Padre Antony de Mello)




Istruzioni per l'uso:
I libri di Anthony de Mello sono stati scritti in un contesto multi-religioso per aiutare i seguaci di altre religioni, agnostici ed atei, nella loro ricerca spirituale, e non sono stati concepiti dall'autore come manuale di istruzione dei fedeli cattolici nella dottrina cristiana o dogma.



Vittorio De Sica è il regista di Sciuscià,  film girato nel l 1946,  uno dei capolavori del neorealismo italiano. Tratta tematiche legate ai bambini e alla difficile vita che sono costretti a portare avanti per sopravvivere al complicato dopoguerra. 
 Premio Oscar nel 1948 come miglior film straniero e decine di altri riconoscimenti.
  Sciuscià è un termine dialettale napoletano che stava ad indicare i lustrascarpe del dopoguerra.


Buona giornata a tutti. :-)

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